Gli incompresi
A cosa mi servi?
Ora piccolo
ora grande arnese
Continui a dannarti d’essere un lavoratore
precario
male utilizzato
spesso disoccupato
e a volte chiedi stupidi trastulli
Siamo stati fatti insieme
io e te
e non ci capiamo.
Te ne andresti
per i fatti tuoi
ignorando
il travaglio dei miei pensieri
ignorando le mie idee
i miei convincimenti
Il mio continuo analizzare ti dà
fastidio
Non vuoi crearti problemi di
coscienza
Che razza di convivenza è la nostra!?
E’ proprio ridicola questa convivenza
Ma a volte c’imbattiamo
in eguale turbolenza
che ci sconvolge
ci empie
si sazia
e ci fa a pezzi
marzo 1977
immagine: Picasso – acquaforte - il pittore e la modella - 1963
Poesia tratta dalla raccolta Scritti
selvaggi di Francesco Zaffuto (1976/1978)
L'ambivalenza che ci possiede, quella "convivenza" tra spirito e materia, tra l'intellettuale e il corporale, se così si può dire, appare qui mirabilmente rappresentata sia dalla poesia che dallo schizzo.
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