Eclettico
Graffiarono a forza le mie mani nelle
caverne della preistoria
per dare un’immagine di me e delle
nature in cui mi dibattevo
Dalla pietra percossa e da un
purpureo latte marino
sciolsi i colori per tele e mantelli
Combattei per un verso di Omero sotto
le mura di Troia
e mentre il sangue si aggrumava nella
polvere
tra le miglia di perdenti si
dileguava il mio nome
Da pastore soffiavo in una canna
intagliata
le ninfe staccandosi dalle fonti si
movevano in danza
ed io vivevo nel suono dei miei
stessi sogni
Tutta la mia scienza cominciò
contando le notti
nella paura
e poi i giorni
il girare delle lune
e infine gli anni che si
ammucchiavano nelle rughe della mia fronte
E per cotanto prezzo
posso io accettare che l’arte e la
scienza fuggano da me per cavalli divisi?
E per cotanto prezzo
posso io accettare il segreto di un
segreto
E graffio
graffio le pietre
e instancabilmente penso
febbraio 1976
immagine: il pittore di Magritte
Poesia tratta dalla raccolta Scritti
selvaggi di Francesco Zaffuto (1976/1978)
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