…brano …
… ti sei fermato
… per dimenticare la guerra
… tenue filo d’amore … teso verso
l’infinito
Poesia tratta dalla raccolta Scritti
selvaggi di Francesco Zaffuto (1976/1978)
Le nostre parole destano equivoco, incertezza, sospetto; come se dietro ogni parola buona potesse nascondersi un cattivo intento. Il tempo delle parole arriverà quando tra gli uomini sarà definitivamente cessato il tempo delle armi.
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Caro Francesco è sempre interessante leggere i tuoi post.
RispondiEliminaCiao e buon pomeriggio caro amico.
Tomaso
Quel titolo "Scritti selvaggi" è una promessa.
RispondiEliminaHo letto alcune delle tue poesie. Sono scritte da occhi che guardano a tratti con durezza, a tratti con delicatezza, sempre però con una grande sensibilità capace di cogliere anche le ombre delle cose.
A Tomaso e Ambra, vi ringrazio per i vostri passaggi tra le mie solitudini
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