a Seveso
Il vecchio mago con il capo chino
discerneva le erbe sui pendii della
montagna
Con cura separava quelle per filtri
amorosi
dalle altre per intriganti veleni
Andava a passo lento
scendeva e poi in fretta risaliva
timoroso d’avvicinarsi al civile
paese
Ora i veleni li prepariamo in casa
la montagna è lontana
il vecchio mago è scomparso
caduto in un scarpata
stringendo forte con le mani la sua
barba
ultimo cespuglio
Ora i veleni li prepariamo con
amoroso affetto
li facciamo forti
potenti
tali da scorticare la vita
e riscuotono successo
le stesse vittime
stanno consenzienti
Il vecchio saggio
sta come perduto
negli angusti meandri della memoria
maggio 1977
Poesia tratta dalla raccolta Scritti
selvaggi di Francesco Zaffuto (1976/1978)
immagine:
una vecchia foto d’epoca di quel disastro, da internet
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