Con la parola
Apparizioni possiamo definire miracoli, spettacoli e lo stesso spettacolo della
politica (dove non apparire equivale come a scomparire). Le Apparizioni sembrano legate alla manifestazione
del vedere dove l’essere, divino o umano,
si dispiega per mostrarsi; la verità e la consistenza dell’essere pare
sintetizzarsi tutta solo nell’atto del mostrarsi. La condizione fisica di cecità mette a nudo il
vuoto del mostrarsi; l’essere necessita di una sua pienezza per esistere, una
pienezza di contenuti e di pensiero, e
il mostrarsi non basta. (f. z.)
Prendo a prestito il contenuto di un post di
Laura Raffaeli per una ulteriore riflessione sulla parola Apparizioni.
Io
appaio, a tutti tranne che a me stessa davanti a uno specchio, e parlo, parlo,
parlo. Vorrei dire a tutti la verità nascosta del mondo che vivo, quello delle
disabilità. Una verità che potrebbe inaspettatamente arrivare anche solo per la
distrazione di uno che fa retromarcia ma pensa ad altro, schiacciando sotto le
sue gomme una vita. Un attimo e poi anni, seguono anni in cui si deve
rinascere, si deve ricominciare, bisogna dare un senso a quanto è successo. Ma
gli ostacoli sono troppi ed anche voluti da chi invece dovrebbe agevolare
questo percorso disumano di rinascita, di ritorno a quella che chiamano
"normalità".
Appaio quindi, per "diffondere il verbo", ricordare cioè l'importanza
della sicurezza stradale, quali e quanti diritti sono ancora negati ai disabili
sensoriali italiani come me, cos'è l'accessibilità e quanto sia facile
realizzarla, parlo di cosa succede se ti distrai un attimo... Resisto e appaio
senza apparenze, senza facciata, sperando che qualcuno ascolti anche una voce
fuori dal coro, in questo silenzio assordante e in questa visione globale
assuefatta dall'immagine e dalle apparenze.
Di seguito un pezzetto di una mia poesia, che diceva pure
"mi metto una Musica ed esco..", "(...) Meglio l'apparenza o una donna appariscente?
Ricordo che è meglio Essere veri e appariscenti
Che non esistere ed apparire finti.
Meglio resistere senza apparenze
Che crollare nel vuoto di chi non è mai apparso (...)"
da "Blind-Appariscenza" tratto da "La Ziggurat di Ur" di L.Raffaeli
Il post di Laura è
corredato da un video con una sua intervista rilasciata a RaiNews24, allego il
link
immagine – quadro di Magrtte – su fondo viola un abito con bombetta sospesa, il volto dell’uomo sta
spostato accanto all’abito come una entità esterna
Non si va mai via a mani vuote, passando qui da te. Ci vengo troppo raramente, rimedierò. Un sorriso e un grazie dal cuore.
RispondiElimina