Agli uomini della terra
Vi ho amato
Quanto vi ho amato
nei vostri cipigli
nelle movenze confuse
in quel vostro cercare
nelle terre brulle
in quel vostro empirvi di fatue
glorie
quando masticando terre grasse
piene di verdi fiumi
gorgogliavate di orgoglio
Quanto vi ho odiato
nelle somiglianze
in quel vorace indigesto impazzire
nell’ignorato senso della morte
con la vostra ottusità
e la vostra scienza
il correre d’un verso
poi dall’altro
il codardo fuggire
e i deliri di superbia
Ed io e noi che interno a voi
mi trasfiguro
in riluttante pianto
altro non sono che il nostro
mutamento
Poesia tratta dalla raccolta “Alla ricerca
di un dopo” di Francesco Zaffuto (1976/1978),
L'uomo ha in sé il tutto, il bene e il male, il bianco e il nero.
RispondiEliminaA volte erutta fuoco ardente come un vulcano e brucia la bellezza che lui stesso ha creato.