Home page -Comunicazioni Questo blog non rappresenta un testata giornalistica e non viene aggiornato periodicamente – raccoglie opere © di francesco zaffuto

Alla generazione del ‘68


Alla generazione del ‘68

Correvamo per cambiare il mondo,
distruggere le cancrene,
denudare le parti,
spogliare da ogni velo le menzogne,
spogliare,
pulire
e poi rivestire con gli stessi colori
della natura.
Quella natura tenuta offuscata
dalle logoranti catene  
della produzione,
dal falso scintillio delle vetrine.

Correvamo felici di diventare tanti
e sventolare più in alto le bandiere.
E tutti i nostri discorsi di analisi
e tutti i momenti di ansia
e tutte quelle sensazioni d’amore
erano desiderio che scioglievamo
per le strade del mondo.
Nel nostro odiare amavamo tanto.

Il tempo ora ha fatto il suo corso
e la durezza della Storia continua
rullando i suoi tamburi.

Dove siamo ora?
Dispersi dal vento,
dalle menzogne,
dalle nostre analisi diventate cristalli,
dai nostri desideri diventati fantasmi.

Dove siamo ora?
Molti di noi non ci sono più.

I compagni di strada persi,
ritornati all’ovile a consumare.
Alcuni di noi sono morti.

E gli altri? … e gli altri …
dispersi ancora in mille rivoli.
rigagnoli, prima di andare in secca,
aspettando la grande pioggia.

E chi come me vaga solo nella notte
Inseguendo gli spettri.
E le dolci utopie mutano sembianza.
Alcuni di noi sono morti!!
Alcuni sono morti bene
e ricordati come martiri
da tutto il perbene sociale.
Alcuni di noi sono morti
disprezzati, oltraggiati,
tenendo stretta in pugno
la brama del riscatto.
E quanti dietro le sbarre
Dimenticati, calunniati, derisi,
scomunicati.
E chi vaga solo nella notte
inseguendo le ali di un mattino
che diventa lontano.
Alcuni di noi sono morti!
E oggi la colpa
di un desiderio smarrito.


scritta nel 1978

Poesia tratta dalla raccolta “Alla ricerca di un dopo” di Francesco Zaffuto (1976/1978),  
Chi vuole ordinare la raccolta in forma di libro clic su “Alla ricerca di un dopo”

immagine foto - Ungaretti saluta i giovani contestatori del '68

2 commenti:

  1. Il '68! Sembra così lontano, così desolatamente lontano, perduto per sempre.

    RispondiElimina
  2. Caro Francesco, sembra che sia passato un secolo, senz'altro erano pure nel 68 molto interessante.
    Ciao e buona serata caro amico.
    Tomaso

    RispondiElimina

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