Home page -Comunicazioni Questo blog non rappresenta un testata giornalistica e non viene aggiornato periodicamente – raccoglie opere © di francesco zaffuto

Com'ero e come eravamo


...di niente

e so di non sapere
non voglio una parte delle cose
e so di sperare
e voglio tutto

Mi si può negare il sole?
se gli sorrido
e distendo in aria le braccia

La notte senza odio
è parte di me
quando nel buio ascolto
il latrare dei cani
nella paura mi sento meno solo


Ira

Ira barbara
tormenta
le membra
e le viscere
del corpo

Orrendamente
pacata
sta muta

Non guerra
aspetta
ma amore
E intanto
tantamente soffre


Ovunque 

Ovunque c’è un bambino che gioca
Dove gli uomini asciugano il sudore
Dove sorridono gli occhi di una donna

Ovunque s’alzi il sole al mattino
là è la mia terra



la  Comune

Si socchiude il vecchio mondo
dietro gli angoli degli evi bui

Si riaprono i fiori
a respirare l’aria del mattino

    Domani giorno
    potrò abbracciarti
    negli occhi il luminoso risveglio di una  primavera
    a far festa al mondo

Ancora interminabili momenti
Le case tremeranno
le strade saranno violente

Correremo ancora tristi sentieri di pianto
Nell’ansia di costruire la nostra storia ritorta
consumiamo i giorni nel desiderio della nostra utopia

     Poi taglierai
     rossa
     l’azzurro del cielo 




Poesie tratte dalla raccolta Vento da queste parti di Francesco Zaffuto (1966/1969),  chi 
Per maggiori informazioni sulla raccolta
 clic su raccolta di poesie “Vento da queste parti”

2 commenti:

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