L’alba
La
notte va verso l’alba
ma il giorno ancora senza luce
Non è notte
né giorno
da un leggiero grigiore
il risveglio
D’altra parte
Soffoca il sole
fra le nubi
gioca con esse coi suoi raggi
cadendo ad ovest
D’altra parte
oggi è finito
Notte
A volte cali placida e serena
più volte tetra e minacciosa
Sempre avvolta
in un oscuro mistero
che smorza
agli esseri il respiro
Poesie tratte dalla raccolta Vento da
queste parti di Francesco Zaffuto (1966/1969)
Dove qualcosa finisce, d'altra parte qualcuno comincia... in gioco eterno. In quel lasso di tempo che non è notte nè giorno, come dici bene, vive il mistero.
RispondiEliminaCiao
Versi giovanili come hai detto, ma carichi di tensione, come corde che vibrano. Quel cerchio simbolico dell'alba che chiude la notte come la morte che chiude la vita.
RispondiEliminaho riletto questi versi più volte, dolcissimi, di una toccante armonia come il suono di un violino, tanto da lasciarmi un attimo il respiro sospeso.
RispondiEliminaHo pensato un attimo all"Infinito" di Leopardi, poi alla frase di un film:non c'è filo di tramonto che non preluda la notte o buio a cui non s'affacci l'alba.
Bellissima, non è facile scrivere versi che sappiano vibrare "il sentir mio"