Home page -Comunicazioni Questo blog non rappresenta un testata giornalistica e non viene aggiornato periodicamente – raccoglie opere © di francesco zaffuto

C Curriculum (Non dizionario)


Curriculum, parola spesso accompagnata da “vitae” , che è rimasta in uso nella sua forma latina; la traduzione diventerebbe drammatica: corso della vita. Restando in latino sembra qualcosa di lontano, se poi si arriva alla simbolica abbreviazione usata nel mondo del lavoro CV, si può pensare all’insegna di un servizio, confonderla con qualcos’altro, un WC o qualche altra sigla.
Tutti i nostri giovani che cercano lavoro sono alle prese con la scrittura di questo CV, devi mandarlo ad una ditta che ha ben evidenziato che chiede esperienza e tu non ce l’hai, sei verso i trenta anni e sembra di non avere vissuto … (e di quei CV ne devi scrivere almeno mille e inviarli … perché uno su mille ce la fa…)
Wislawa Szymborska, poetessa che ci ha lasciato molto recentemente (il 2 febbraio 2012), descrive con delicatezza e grande drammaticità lo stato d’animo di chi sta scrivendo un curriculum; riporto i suoi versi che ho trovato giorni fa in rete. (f. z.)
Scrivere il curriculum

Cos'è necessario?
E necessario scrivere una domanda,
e alla domanda allegare il curriculum.
A prescindere da quanto si è vissuto
il curriculum dovrebbe essere breve.

È d'obbligo concisione e selezione dei fatti.
Cambiare paesaggi in indirizzi
e ricordi incerti in date fisse.

Di tutti gli amori basta quello coniugale,
e dei bambini solo quelli nati.

Conta di più chi ti conosce di chi conosci tu.
I viaggi solo se all'estero.
L'appartenenza a un che, ma senza perché.
Onorificenze senza motivazione.
Scrivi come se non parlassi mai con te stesso
e ti evitassi.

Sorvola su cani, gatti e uccelli,
cianfrusaglie del passato, amici e sogni.

Meglio il prezzo che il valore
e il titolo che il contenuto.
Meglio il numero di scarpa, che non dove va
colui per cui ti scambiano.
Aggiungi una foto con l'orecchio scoperto.
È la sua forma che conta, non ciò che sente.
Cosa si sente?
Il fragore delle macchine che tritano la carta.

5 commenti:

  1. E' una poesia talmente triste! Il cosiddetto CV, per essere preso in considerazione deve essere appunto esauriente ma sintetico e finisce per diventare la negazione dell'esistenza di un essere umano pensante.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ad Ambra,
      e deve accontentare l'uomo robot che ti leggerà o il datore di lavoro che vuole capire bene come ...
      ciao Ambra, in casa mia siamo alle prese con il curriculum; non si tratta di me che posso fare solo il resoconto al Padre eterno e penso di farlo a voce ...

      Elimina
  2. Che bella poetessa. Ho letto diverse poesie che anch'io ho trovato in rete: emozionanti.

    Non ho inviato curriculum, ho trovato lavoro con il passa parola e con una domanda di concorso pubblico. Però ho risposto a diversi questionari. Uno di questi me lo fece un impiegato di banca, così robotizzato che mi ha lasciato interdetta e quando è arrivato alla domanda:"marito?" ho risposto: "uno" per vedere se reagiva umanizzandosi. Mi fece un sorriso idiota.. personalizzato.

    RispondiElimina

SI POSSONO INSERIRE RETTIFICHE E COMMENTI A QUESTO POST IMMEDIATAMENTE ED AUTOMATICAMENTE. CHI INSERISCE RETTIFICHE E COMMENTI LO FA SOTTO LA PROPRIA RESPONSABILITA’ – Il curatore di questo blog si riserva di cancellare rettifiche e commenti che possano contenere offese a terzi o appelli alla violenza. Grazie per ogni rettifica o commento che andate ad inserire. Quando posso e quando trovo qualche parola rispondo.

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.