Home page -Comunicazioni Questo blog non rappresenta un testata giornalistica e non viene aggiornato periodicamente – raccoglie opere © di francesco zaffuto

S SIMILITUDINI (Non dizionario)


Plurale di  similitudine, figura retorica usata per confrontare due identità:  in una si individuano qualità che somigliano ad un’altra.
Simile non ha lo stesso significato di uguale, i simili si somigliano per alcune o tante qualità e proprietà.
 Le similitudini richiamano come necessari confronti e paragoni. Nel procedere di confronti e paragoni si potrebbe arrivare alla conclusione che due simili  in realtà sono uguali  o che restano simili per diversi aspetti.
 Spesso per dimostrare una similitudine si racconta una parabola e allora nessuno si scandalizzi se per capire qualcosa sulle similitudini moderne mi servo di una parabola.
 Recentemente vengo a sapere che uno dei capi del partito comunista cinese è un miliardario
 Se guardo all’ammontare delle cifre possedute posso dire che è simile a un miliardario di un paese capitalista.
 Se guardo al grado di sfruttamento che un miliardario capitalista riesce a fare sugli operai che lavorano nelle sue imprese, posso dire che il capitalista cinese e quello di un paese occidentale sono simili.
 Se guardo al plusvalore che riesce ad accumulare un miliardario capitalista cinese e al plusvalore che riesce ad accumulare un miliardario capitalista occidentale, posso dire che sono simili.
 Se guardo a come un occidentale può diventare miliardario capitalista e a come un cinese comunista può diventare miliardario capitalista, posso dire che non sono simili. Non sono simili perché in Cina per tanti anni c’è stato il comunismo e nominalmente ancora si fa chiamare paese comunista, pertanto il miliardario capitalista cinese non dovrebbe teoricamente neanche esistere, dunque è frutto di un guasto del sistema comunista.  Si potrebbe dire che il miliardario capitalista cinese e il miliardario capitalista occidentale sono molto simili anche se non sono uguali, perché il capitalista cinese proviene da un guasto  del sistema comunista, se non si prendesse in considerazione questo elemento si potrebbe dire che  sono uguali;  se diciamo che in Cina non esiste più il comunismo sono uguali .
 Con le similitudini si potrebbe continuare ed è giusto continuare ad operare paragoni, per mettere a frutto il nostro intelletto e  anche per trovare,  oltre alla grande quantità di similitudini negative, qualche similitudine positiva nel tempestoso mare della memoria storica. Ma perché il comunismo si è subito guastato? Ma perché la chiesa cristiana abbandonò le indicazioni di povertà date dal Vangelo. Eppure ci sono stati un Pietro Valdo e un San Francesco che scelsero con rigore la strada della povertà,  e ci sono tanti comunisti che sperano ancora nella giustizia sociale;  ed anche in altre culture che conosciamo poco come l’Islam, il Buddismo, possiamo trovare  similitudini positive,  e vale la pena di cercarle.  (f.z.)

Immagine – due circonferenze – dal  blog http://proooof.blogspot.it/2010/09/erlangen-1872-omotetie-e-similitudini.html - dallo stesso blog questa riflessione sulla similitudine in geometria -
Non sono uguali, nel senso che non sono composte dagli stessi punti. Non sono uguali nemmeno nel senso della geometria euclidea: non sono cioè congruenti; non esiste nessuna isometria che trasforma una nell'altra. Esse sono invece uguali nel senso della geometria elementare, cioè sono simili.

A Apparizioni (Non dizionario)



Con la parola Apparizioni possiamo definire miracoli, spettacoli e lo stesso spettacolo della politica (dove non apparire equivale come a scomparire).  Le Apparizioni sembrano legate alla manifestazione del vedere dove l’essere, divino o umano,  si dispiega per mostrarsi; la verità e la consistenza dell’essere pare sintetizzarsi tutta solo nell’atto del mostrarsi.  La condizione fisica di cecità mette a nudo il vuoto del mostrarsi; l’essere necessita di una sua pienezza per esistere, una pienezza di contenuti e di pensiero,  e il mostrarsi non basta. (f. z.)
 Prendo a prestito il contenuto di un post di Laura Raffaeli  per una ulteriore  riflessione sulla parola Apparizioni.
                          Io appaio, a tutti tranne che a me stessa davanti a uno specchio, e parlo, parlo, parlo. Vorrei dire a tutti la verità nascosta del mondo che vivo, quello delle disabilità. Una verità che potrebbe inaspettatamente arrivare anche solo per la distrazione di uno che fa retromarcia ma pensa ad altro, schiacciando sotto le sue gomme una vita. Un attimo e poi anni, seguono anni in cui si deve rinascere, si deve ricominciare, bisogna dare un senso a quanto è successo. Ma gli ostacoli sono troppi ed anche voluti da chi invece dovrebbe agevolare questo percorso disumano di rinascita, di ritorno a quella che chiamano "normalità".

Appaio quindi, per "diffondere il verbo", ricordare cioè l'importanza della sicurezza stradale, quali e quanti diritti sono ancora negati ai disabili sensoriali italiani come me, cos'è l'accessibilità e quanto sia facile realizzarla, parlo di cosa succede se ti distrai un attimo... Resisto e appaio senza apparenze, senza facciata, sperando che qualcuno ascolti anche una voce fuori dal coro, in questo silenzio assordante e in questa visione globale assuefatta dall'immagine e dalle apparenze.
Di seguito un pezzetto di una mia poesia, che diceva pure "mi metto una Musica ed esco..",
"(...) Meglio l'apparenza o una donna appariscente?
Ricordo che è meglio Essere veri e appariscenti
Che non esistere ed apparire finti.
Meglio resistere senza apparenze
Che crollare nel vuoto di chi non è mai apparso (...)
"
da "Blind-Appariscenza" tratto da "La Ziggurat di Ur" di L.Raffaeli

 Il post di Laura è corredato da un video con una sua intervista rilasciata a RaiNews24, allego il link
immagine – quadro di Magrtte – su fondo viola un abito  con bombetta sospesa, il volto dell’uomo sta spostato accanto all’abito come una entità esterna

SALVARE QUALCOSA

Oggi, 4 Ottobre 2012, ho deciso di inserire in questo post tutto l'intero dramma in tre atti sugli ultimi anni di vita di San Francesco. Il post si presenta lungo e forse di non facile consultazione, alla fine del post è inserita una nota introduttiva.

 Chi volesse per praticità la versione  cartacea può chiedermela  scrivendo a zafra48@gmail.com  - prezzo recupero stampa e spedizione € 8,00 + € 3,00 spese spedizione 
La presente versione via internet  può essere liberamente fruita e fatta circolare per uso personale e non a scopo di lucro - Per eventuale rappresentazione dell'opera scrivere all'autore alla mail di  zafra48@gmail.com

SALVARE QUALCOSA – teatro – opera in tre atti - di Francesco Zaffuto © Copyright febbraio 2009 (opera edita a cura dello stesso autore nel numero limitato di 199 copie - con deposito Biblioteca Nazionale di Firenze 2165/09/ACC 26/03/09) 

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